Chiesa Sant Elena Imperatrice

La Chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Elena Imperatrice risale, nel suo impianto attuale, al terzo decennio dell'Ottocento. Sorge contrariamente a ciò che accadeva anticamente, non nel luogo dove si trovava l'antica parrocchiale omonima, ma in un terreno sul quale sorgevano le rovine della Chiesa di San Quirico. Oggi la chiesa si affaccia su una caratteristica Piazza rialzata. Doveva essere un sito idoneo sia per ampiezza che per vicinanza al centro abitato. Nel  1799 si spesero 75 lire di moneta sarda pagate dal Reverendo Liberato Asuni per l'acquisto del terreno per la costruzione della nuova parrocchia. A causa della mancanza di fondi soltanto nel 1821 poterono iniziare i lavori. Fu approntata la la fornace  per la calce e furono acquistati 10.000 mattoni e gli attrezzi per poter procedere alla costruzione. L'incarico di edificare la nuova chiesa fu conferito al muratore cagliaritano Mastro Cosimo Crobu. Il disegno originale prevedeva che essa fosse costruita interamente in pietra, a una sola navata della lunghezza di 80 palmi, ( un palmo equivaleva a 25 centimetri ) una larghezza di 26 e un altezza maggiore di 30. Le mura laterali, come quelle della facciata,doveva essere spesse 4 palmi mentre quelle posteriori 3. Si era provveduto poi a costruire anche la sacrestia nella quale avrebbero dovuto trovare spazio due nicchie per contenere due statue da dedicare in un secondo momento. Sempre a carico di Mastro Crobu erano la costruzione delle volte insieme al tetto, del pavimento e del campanile. Il Crobu lavorò alla costruzione della parrocchia solo per un anno. Infatti nel 1823 decise di abbandonare l'incarico e fu costretto a pagare una penale di 100 scudi. La costruzione allora si fermo per ben 18 anni per mancanza di denaro e materiale. I lavori ripresero il 4 Marzo 1841 e furono affidati a Mastro Murtas. Secondo quanto stabilito nel contratto il muratore avrebbe ricostruito la chiesa, le volte del soffitto, e l'avrebbe poi imbiancata fino al pavimento, doveva inoltre perfezionare il campanile. La Chiesa fu definitivamente ultimata alla fine del quarto decennio del XIX  secolo.  Nei primi anni 80 del XIX secolo vennero costruiti il pulpito, dono del canonico Murru, l'altare maggiore e probabilmente la stessa statua lignea di Sant'Elena.  Nel 1878 fu donato alla chiesa, come dono ex voto, il fonte battesimale marmoreo da una famiglia di Lotzorai.

 

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